app disconnessione

Il digital detox passa dalle app per la disconnessione

Per ogni necessità esiste un’applicazione. Cosa scaricare dal proprio store quando perdiamo il controllo del nostro rapporto con le tecnologie digitali? Esploriamo il mondo delle app per la disconnessione per comprendere la loro reale utilità.

Trovare il giusto equilibrio tra il mondo digitale e il mondo reale è diventato una sfida costante. Le tecnologie hanno apportato enormi benefici, ma tutto ha un prezzo. Ci troviamo infatti immersi in un mare di notifiche, email, notizie flash, stimoli e altre distrazioni che ci impediscono di vivere appieno il presente.

Potrà sembrare un paradosso, ma lo stesso ambiente digitale ci offre anche alcune opportunità per allentare la nostra dipendenza da connessione. Infatti gli store pullulano di prodotti nati allo scopo di impedirci di aprire o di utilizzare alcune app, navigare online e perfino sbloccare il telefono. Oggi scopriremo qualcosa in più su queste applicazioni “controcorrente”.

Cosa sono

Ormai esiste un’app per ogni nostro bisogno. Abbiamo fame? Ordiniamo su Just Eat. Vogliamo trovare l’amore? Cerchiamo su Tinder. Dobbiamo creare la giusta atmosfera natalizia? Selezioniamo una playlist su Spotify. E quando ci accorgiamo di stare troppo al telefono, ecco che nascono decine di app per aiutarci a sollevare la testa dallo smartphone.

Le app per disconnettersi forniscono infatti diverse funzionalità, come il monitoraggio del tempo trascorso su smartphone o computer, la gestione delle notifiche e la pianificazione di periodi di disconnessione programmata. Il loro obiettivo è consentire agli utenti di bilanciare meglio il tempo trascorso online e offline, promuovendo uno stile di vita più equilibrato e sano.

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Perché utilizzarle 

Lo stesso Cal Newport, tra i massimi esponenti del minimalismo digitale, vede in questo tipo di app un potente alleato. Infatti forniscono uno strumento per prendere consapevolezza dei propri comportamenti e apportare modifiche positive nella propria routine quotidiana. 

Continuare a predicare un distacco totale dal mondo tecnologico è utopico e nemmeno auspicabile. Scegliere di abbandonare completamente ogni supporto tecnologico significherebbe infatti autoescludersi dalla società per come si va a conformare oggi. Piuttosto diviene necessario comprendere cosa può apportare benefici nella nostra vita e cosa invece rimane solamente una distrazione. Iniziare a utilizzare app per supportarci nel nostro percorso di digital detox è un primo modo per prendere coscienza della nostra condizione.  

Alcuni esempi 

Come dicevamo, esistono centinaia di applicazione per allontanarsi da un utilizzo incontrollato del proprio smartphone. Di seguito proponiamo due prodotti che puntano a un obiettivo comune attraverso differenti modalità di interazione e struttura. 

Freedom tra produttività e controllo

Osannata dai guru della produttività, Freedom negli ultimi mesi si è guadagnata grande fama all’interno del mondo imprenditoriale. Consentendo di pianificare sessioni di disconnessione e bloccando l’accesso a determinate pagine costringe gli utenti a mettere il proprio benessere al primo posto. 

Con funzionalità di monitoraggio del tempo e report dettagliati offre anche una visione chiara dei comportamenti digitali. Se da un lato il suo utilizzo viene promosso per aumentare il rendimento nel lavoro e nello studio, rimane senza dubbio una tra le applicazioni più complete ed efficienti.

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“Giocare” al digital detox con Forest

Forest incarna l’idea che disconnettersi non debba essere unicamente un’attività diretta a raggiungere obiettivi di vita. A volte vogliamo semplicemente metterci alla prova. Quest’app infatti combina il controllo del tempo trascorso online con due linee guida del game design: ricompense e crescita

Coltivando virtualmente alberi, sfida gli utenti a rispettare i periodi di disconnessione programmata. Se riusciranno a resistere alla tentazione di sbloccare il telefono saranno ricompensati con una pianta da aggiungere al proprio giardino digitale. Qualsiasi tentativo di sbloccare il dispositivo durante la sessione causerà infatti la sua morte costringendo i giardinieri virtuali a ricominciare nuovamente una sessione. Questa semplice interazione rende il processo più coinvolgente e gratificante.

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Un percorso che parte da dentro

Se si è alla ricerca di una riduzione del tempo trascorso online o di momenti di tranquillità, queste applicazioni rappresentano un valido supporto per vivere una vita digitale più equilibrata. L’elemento chiave consiste nell’utilizzarle con consapevolezza, poiché il controllo della relazione con la tecnologia rimane comunque una responsabilità individuale. 

Le app infatti rimangono unicamente strumenti nelle nostre mani: senza la motivazione è difficile trovare le forze per proseguire a lungo sulla strada per il benessere. Come Digital Detox Design ci impegniamo a promuovere progetti ed eventi per diffondere la cultura della disconnessione. Se vuoi ritrovare il tuo rapporto con il presente, non esitare a contattarci.